Lavori e professioni

In passato, nei piccoli paesi, c’era essenzialmente tutto ciò che poteva servire all’interno della comunità. I paesini erano ricchi di falegnami, sarti, calzolai, tessitrici e botteghe di vario tipo che consentivano ai residenti di vivere tranquillamente all’interno di essi senza mai doverne uscire, salvo rarissime occasioni. Nella società del passato, non ancora divorata dal consumismo, si cercava di riparare la merce piuttosto che buttarla e comprarne subito della nuova. Oggigiorno queste professioni sono andate quasi completamente perdute. Ecco alcune delle figure più importanti.

Calzolaio

Il lavoro del calzolaio era molto importante in passato. Oltre a creare a mano nuove scarpe su misura, l’artigiano le riparava consentendo anche un minore spreco di pelle animale. È molto curioso come il maiale fosse indispensabile anche per la produzione delle scarpe: infatti il pelo dell’animale veniva usato come filo per cucire le calzature.

Sarto

Il suo lavoro era molto importante poiché creava vestiti su misura e secondo i gusti del cliente. Eventualmente li riparava, prevalentemente usando mezzi manuali.

Tessitrice

È uno dei lavori più caratteristici in passato a causa dell’utilizzo del telaio manuale, uno strumento semplice ma che consentiva di accelerare enormemente il processo di produzione di molti prodotti come tappeti ed elementi del corredo (lenzuola, tovaglie, ecc.).

Cestaio

Il lavoro del cestaio non era esclusivo di poche persone come gli altri mestieri poiché la particolare tecnica di intrecciare manualmente fibre naturali per creare ceste e sedie era conosciuta alla maggior parte dei contadini. Tuttavia sono rimasti veramente in pochi coloro che ancora sanno destreggiarsi con la produzione di questi elementi.